Cresciuto in una famiglia di ristoratori, già a 6 anni lo si vedeva girare in sala al circolo tennis di Canali di Albinea (RE), quando era sotto la gestione del padre. Fu all’età di 10 anni che il desiderio di schiacciare una pallina da pizza lo invogliò ad incominciare. Dall’84 all’89 la famiglia ha il Lido Po di Boretto, dove Fabio aiuta e lavora in pizzeria.
Nel 1989 all’età di 14 anni, la famiglia si trasferisce a Bagnolo in Piano, allora ancora un piccolo paesino nel reggiano, dove acquista un ristorantino, il “Bistrot”, proprio nella piazza principale, accanto al municipio. Nel ’91, muore in un incidente stradale il fratello Dario, di 4 anni più grande, con cui Fabio condivise tutta la sua giovane età. Fu un tragico evento che lo segnò profondamente e ancora oggi porta i suoi segni. Continua a lavorare come pizzaiolo fino al ’98, anno in cui il padre decide di prendere in gestione la “Ca’ Rossa”, a poche centinaia di metri, portandosi con sé il figlio. A Marzo dello stesso anno si sposa con Monia, dalla quale avrà un figlio: decide di chiamarlo Dario.
Nel ’99 partecipa ai campionati Mondiali della Pizza a Salsomaggiore Terme (PR), strappando un 5° posto.
Si sa, la convivenza in ambito lavorativo tra padre e figlio non è sempre facile, ecco che dopo soli 2 anni, nel 2000, si interrompono i rapporti lavorativi.
Ma è l’anno dei mondiali, quelli giusti! A Genova si disputano i Campionati Mondiali della Pizza, e senza nessuna pretesa, ma con tanta volontà, decide di farne parte. Inventa una pizza con salame nostrano, parmigiano reggiano, rucola tritata e scaglie di tartufo bianco. La chiamerà “Peter Pan”, come l’eterno bambino che con le sue piccole ali poteva arrivare ovunque…e così fu!
I giudici ne rimasero entusiasti, sia per la bontà della pasta che della sua cottura, portando Fabio sul podio, o meglio, facendolo diventare il Campione del Mondo per la pizza più buona e meglio cotta.
Preso dall’entusiasmo, decide quindi di tornare al Bistrot, questa volta gestendolo con la moglie. Rimane per altri 2 anni, poi l’idillio matrimoniale finisce, portandosi con sé strascichi che segneranno Fabio sia internamente che economicamente.
Riappacificatosi col padre, decide di aiutarlo nel 2002, anno in cui riprese in gestione il circolo di Canali. Dopo un anno, riprova nuovamente l’avventura al Bistrot, accompagnato questa volta dalla madre, e per 4 anni lo gestisce ottenendo buonissimi risultati.